Ortopedia e Obesità

Problematiche ortopediche e percorsi guidati di terapia nell’obesità

Obesità e postura

Le alterazioni della postura nel sovrappeso e nell’obesità sono evidenti a occhio nudo. Colonna vertebrale, bacino, anca, ginocchia e piede: i condizionamenti sono marcati e, a lungo termine, dannosi. Artrosi precoce, alterazioni dell’equilibrio e della dinamica del passo, inerzia spesso oltre i limiti e movimenti adattati, sono tutti eventi correlabili all’obesità e correggibili con programmi multitask, adattati e integrati, al di là della sola perdita di peso.

Obesità e postura
Appoggi del piede al suolo

Il piede è una vera e propria miniera di informazioni per il nostro sistema nervoso. Dal momento in cui il calcagno prende contatto con il suolo fino alla spinta sull’avampiede, la biomeccanica è molto complessa e deve rispondere a precisi requisiti. Nella fase oscillatoria di non appoggio, le necessità sono tutte rivolte agli schemi meccanici che vanno dalla colonna all’arto inferiore. Nel paziente obeso, la situazione meccanica è spesso oltre il limite. Le anomalie presenti in queste fasi vanno intercettate e corrette con un’adeguata terapia, per evitare un riverbero che rischia, nel tempo, di divenire incorreggibile.
Obesità, appoggio del piede al suolo

Obesità e Adattamenti Posturali

Adeguare la postura vuol dire anche garantire e mantenere l’equilibrio nelle condizioni di necessità. In piedi, quando si cammina, quando si corre o si inciampa, sui terreni sconnessi o lungo una rampa di scale, i rischi che il nostro baricentro esca dalla propria condizione di stabilità è elevato. In condizioni di obesità, tali rischi si moltiplicano a dismisura, e agire sulla postura, sul suo bilancio e relativo controllo, vuol dire limitare questi rischi in condizioni di un controllo di stabilità più precario.

Obesità e rieducazione posturale

In condizioni di sovrappeso e obesità, le richieste funzionali per avere un movimento in schema corretto dei vari settori dell’apparato osteo-artro-muscolare sono elevate. La fatica meccanica subentra precocemente, gli adattamenti si esauriscono e si instaurano le sindromi da sovraccarico, fastidiose e invalidanti. Oltre a una stabilizzazione della Postura in scarico, uno dei molteplici obiettivi terapeutici è agire sugli adattamenti del carico in appoggio, attraverso cure e terapie specifiche.
Obesità e rieducazione posturale
Obesità e alimentazione

Obesità e alimentazione

Il rapporto tra alimentazione e aumento di peso è netto e assoluto. Il nostro organismo è in grado di accumulare gran parte dell’eccesso alimentare, ma la sua eliminazione e/o riduzione non segue le stesse coordinate. Tra aumento e perdita di peso, le regole sono molto differenti. Ridurre l’apporto alimentare in modo arbitrario, personale e senza uno schema ragionato, può condurre a conseguenze anche serie sul piano metabolico e clinico. La «dieta» è solo parte di un percorso tra paziente ed equipe sanitaria, e come tale va inscritta in un profilo a più ampio spettro di controllo, per bilanciare il massimo dei benefici e il minimo dei rischi.

Obesità
Attività fisica e dispendio calorico

Il corpo umano è assimilabile a un motore, in grado di «bruciare» elementi per produrre energia e calore. L’unità di riferimento è chiamata Caloria (Kcal). Quanto più questo nostro motore riesce a bruciare, tanto più consuma calorie. Le calorie derivano da proteine, carboidrati e grassi, elementi strutturali fondamentali per il nostro organismo. La loro perdita, attraverso l’attività motoria, deve essere ponderata e calibrata. L’attività fisica è in grado di incidere su tutte e tre gli elementi per «eliminare» calorie, ma l’attenzione ai tipi di programma deve essere elevata e l’assistenza agli stessi competente, al fine di evitare danni più seri dovuti a eccessiva o incongrua perdita degli elementi strutturali.
Obesità e attività fisica
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